Eseguita solo una piccola parte della gita causa brutto tempo.
Siamo saliti al Bec Renon da Scalaro e da li abbiamo proseguito sulla cresta verso il Corno Battaglia e la Cima Battaglia.
Primo tratto della cresta semplice e fattibile senza legarsi. Dal Corno Battaglia in poi sono sempre presenti anelli su cui è possibile recuperare il secondo.
Si prosegue in cresta con facili passaggi e si arriva ad un colletto (circa mezzora dal Corno Battaglia) da cui inizia la lama De Petro. In un intaglio è presente una statuina di Santa Rita (essendo la nostra prima volta su questa via e non sapendo dove erano posizionati gli anelli fissi, abbiamo preferito fare una sosta vicino alla statua per poi superare la lama).
Si prosegue sulla sinistra (lato di Scalaro) con un traverso, fino ad incontrare un vecchio chiodo da cui si torna a salire in verticale fino al filo di cresta, dove è presente l’anello ed un friend incastrato. Questo è il passaggio più esposto e tecnico di tutta la cresta. Talvolta gli anelli fissi sono messi distanti e in posti poco sensati, conviene quindi attrezzare delle soste dove necessario in modo da fare piccoli tiri solo nei tratti più esposti.
Passata la lama De Petro si prosegue per la cresta fino alla Cima battaglia.
Utile portarsi dietro qualche friens, corda e imbrago.
Giunti alla cima Battaglia ha inizato a grandinare prima e piovere poi, e siamo dovuti scendere a Scalaro.
Nel complesso cresta divertente e mai difficile ideale come allenamento di inizio stagione. Durante tutta la cresta bel panorama su tutte le cime della Val d’Aosta.