Scarpìa (laghetto di) da Rassa

Bella escursione in ambiente selvaggio. Dalla frazione Piana il sentiero si inoltra
per un bel tratto nel bosco, la vegetazione in alcuni punti è abbastanza fitta e l’ erba alta,
attenzione alle zecche. Primo guado superato togliendo gli scarponi, il secondo,
dove non c’è più il cavo, sulle pietre e grazie a una pianta incagliata trasportata dalla
piena; però con meno acqua penso si passi più facilmente. Uscendo dalla zona boscosa,
ho perso un po’ il sentiero in prossimità dell’alpe Sassolenda in mezzo a una prateria di
ombrellifere alte un metro e mezzo. Poi, dopo avere risalito il nevaio che copre il torrente,
si ritrova il sentiero, ben segnalato. Fare solo attenzione a deviare sulla sinistra su un
dosso leggermente ripido dopo l’attraversamento di un piccolo torrente, trascurando un
sentiero più evidente che prosegue diritto. Il lago più grande è ancora coperto dalla neve,
così come tutta la valletta che porta verso il Canal Rossone, se l’ho individuato correttamente. Invece verso il Colle del Campo non c’è neve. In discesa nel bosco fare attenzione, un po’ prima di arrivare a Piana, a proseguire diritti in prossimità di una roccia con segnavia e di una freccia di legno. Io ho sbagliato e ho girato a destra, ma il sentiero porta alle prese dell’acqua e ho dovuto risalire, comunque per un tratto breve. Bella la Valsesia, bella Rassa e bella questa valle laterale. Direi solo che è un’escursione non adatta a chi ama i sentieri comodi.