Da Vicos si sale al campo base a 4600m in circa 4h su sentiero segnato, abbondante posto per la tenda e presenza di acqua.
Dal campo base si sale prima per tracce poi per sentiero sulla morena, e si giunge alla base del canale, già visibile dal campo, che conduce al ghiacciaio (4900m circa).
Nel canale è presente una cascata si ghiaccio che si risale con due tiri di corda (soste su ghiaccio, pendenza max 45 gradi, un breve tratto 50), si continua quindi il canale su neve (50/60°) fino a incontrare un pendio di ghiaccio molto ripido, che si aggira a sinistra su neve (50°, un breve tratto 60°).
Si continua su pendenze minori fino al plateau, qui si aggira uno scoglio roccioso sul suo fianco sinistro, fino a giungerne alla sommità; da qui scendendo di pochi metri si può trovare posto per un altro campo su roccia (5250m) 4h dal campo base.
Dal campo si risale l’evidente costone glaciale sul fianco destro della montagna, evitando facilmente grossi crepacci.
A quota 5800m circa si trova un crepaccio che solca tutto il costone, noi siamo riusciti a passarlo completamente a destra con un tiro da 15m, i primi due metri verticali poi 60°, soste su fittoni da neve.
Da qui si continua a risalire il costone finché questo diviene pianeggiante e piega a sinistra (q 5900m), da qui è ben visibile la vetta.
Si raggiunge la cresta sommitale e la si percorre da sinistra verso destra, prima larga poi piu aerea su grosse cornici, e in breve si raggiunge la vetta. 8.30h dal campo alto.
Discesa per l itinerario di salita, noi abbiamo abbandonato un fittone da neve per una calata sul crepaccio a 5800m e abbiamo fatto due abalakov sulla cascata tra i due campi.