Confermo e ricopio (senza riscrivere) i commenti che mi hanno preceduto, aggiungendo queste considerazioni personali. L’itinerario è molto bello e spettacolare e quindi con una bella giornata come quella odierna, rientra tra quelli …”spaziali”… Personalmente, anche se avevo visto e ammirato varie volte questa montagna, soprattutto dalla cima di altre montagne, non mi ero mai accorto, e/o non ero ancora riuscito a cogliere interamente la bellezza di questo itinerario, e così oggi ho colmato questa lacuna. Decisamente interessante a questo riguardo è la prosecuzione al vicino Stecknadelhorn: oltre ad aggiungere un 4000, permette proprio una vista e contemplezione privilegiata al “fratello maggiore” Nadelhorn. Anche per questo grazie a Susanna z., che da “vera esperta di 4000” (visto che ne ha saliti e scalati ben…), ha proposto questo itinerario… E al compagno di cordata “abe” (gulliveriano d.o.c.), con il quale è davvero bello (=bellissimo) salire e raggiungere i 4000 (ma anche le vette meno elevate…) e “assaporare” interamente la loro bellezza, anche spirituale… (Chi vuole altre notizie su questo argomento personale, può rileggere la seconda parte del commento della nostra gita sci-alpinistica al Breithorn centrale di un mese fa circa…). Grazie anche ad Enzo e Vittoria per la loro compagnia. Oggi, abbiamo visionato e osservato attentamente anche il percorso integrale della Nadelgrat, dal Durrenhorn al Nadelhorn (con 4 vette di 4000 m: Durrenhorn, Hobberghorn, oltre a Stecknadelhorn e Nadelhorn): è sicuramente molto bello, e sempra pure in buone condizioni (anche oltre il tratto che abbiamo percorso oggi), ma è davvero molto lungo. La voglia, l’allenamento e la compagnia per percorrerlo non manca…, ma sarà per la prossima stagione… Bisogna pensare anche al futuro…