Grand Capucin – Via degli Svizzeri

Grand Capucin – Via degli Svizzeri
La gita
nodoinfinito
5 12/09/2014

Da quanto sognavo di salirlo! Di quest’anno non ci speravo più per via del meteo che per fortuna si è rimesso un po’ a posto. Quando lo si guarda da lontano si viene presi da un senso di vertigine all’idea di salirci su, quando si arriva all’attacco il “cappuccio” che incombe fa abbastanza impressione.
Le condizioni del ghiacciaio sono buone, la terminale è parecchio aperta ma si passa ancora bene, una picca indispensabile. La mattina le nebbie ci hanno avvolto e abbiamo fatto qualche saliscendi in più. L’attacco per fortuna prende quasi subito il sole, abbiamo patito tanto il freddo reso più pungente dal forte vento (come da previsioni), a parte quando arrampicavamo, abbiamo sempre tenuto i guanti dal freddo, fatto anche i primi tiri coi guanti. L’attacco nello zoccolo forse l’abbiamo sbagliato, siamo stati troppo a sinistra sui tiri di o sole mio, tuttavia con un traverso siamo riusciti a raggiungere il grande diedro. Saliti a tiri alterni. Entusiasmante L4, il tiro dopo ha i primi metri difficili ma ben chiodati poi diventa più facile. Occhio a non saltare la sosta che si trova fuori dal diedro subito dopo un tettino, io non l’ho vista e sono salito qualche metro in su poi mi sono girato e vedendola l’ho raggiunta disarrampicando. Sinceramente me lo immaginavo più difficile invece ho trovato solo L8 faticoso, gli altri tiri hanno buoni piedi e sono meno atletici. Usciti sulla bella placca di o sole mio.
Tanta emozione nel tenersi alla lama di granito che segna la cima! Cielo terso ma vento patagonico da nord ha accorciato la nostra sosta in vetta. Buttato subito le doppie su o sole mio, discesa agevole per fortuna zero incastri. Sullo zoccolo soste attrezzate ogni 30m con l’ultima da 60 per superare la terminale. Abbiamo perso l’ultima corsa della funivia (l’avevamo previsto, era alle 4.30).
In giro ottime condizioni anche per le vie su neve, kuffner, rochefort e dente molto affollati, così come i satelliti. Una cordata alla rebuffat sulla tour ronde.
Grandissimo andrea con cui ho condiviso anche quest’avventura!
Un saluto ai toscani dietro di noi.

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