Che dire a sto giro farsi rapinare 10 euri a Pian del Re ha meritato. Noi abbiamo usato l’itinerario presente qui su gulliver che è ottimo e inoltre fino all’attacco tutti i sentieri sono ottimamente segnalati e attrezzati. Quando si scende nella pietraia con il nevaio in mezzo occorre seguire le tacche per poi, quando il sentiero scende verso il Vallanta puntare al grande diedro all’estrema dx, si vede una freccia gialla su un grande masso che conduce alla scritta alla base del diedro. La prima parte è una placca di 30m molto divertente di 2° (con sosta in cima) poi aggiramento dello spigolo ben protetto dalla corda (senza usarla 2°+) e infine si seguono le tacche un po ‘ camminando un po ‘ mettendo giù le mani fino alla croce. In discesa a mio avviso è utile una sola doppia da 30m dalla sosta sotto lo spigolo (quest’ultimo ben disarrampicabile con la fissa), in ogni caso si possono fare quante calate si vogliono e si può salire come meglio si crede: slegati (come noi), in conserva protetta, a tiri…sulla via è presente una strada di spit e 3/4 soste. Giornata fotonica con monviso senza cappello, con Roby e Beppe alla sua prima esperienza in doppia.