Partiti dal rifugio, seguito la traccia che porta alla Paganini fino a quando questa inizia a salire, quindi abbandonata e proseguiti su pietraia pe r non perdete troppa quota, puntando all’evidente diedro affianco al quale attacca la via. Risalito il margine destro del confine detritico ed individuato facilmente il primo spit rosso con cordone bianco a 5 metri di altezza.
L1 piega sale verticalmente e poi piega a sinistra, spit evidenti tranne l’ultimo ma si individua già la sosta.
L2 seguire inizialmente il dietro che si sposta leggermente a destra sopra la sosta quindi leggermente a sinistra e poi di nuovo a destra su placca a tacchette.
L5 Decisamente il più bello, verticale e continuo, si esce a destra verso la sosta dopo circa 40 m.
Discesa in doppia S6>S5, S5>S3 si arriva giusti sulla cengia erbosa e si scendono 5m su di essa “disarrampicando”, S3>S2 si potrebbe andare a S1 ma le corde arrivano veramente al millimetro quindi lo sconsiglio, S2>base della parete, si disarrampica gli ultimi 2 metri su una cengetta comodissima .
Una minima copertura telefonica sulla cengia erbosa a metà parete